I CAM (Criteri Ambientali Minimi)
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) rappresentano uno strumento fondamentale per promuovere la sostenibilità ambientale negli appalti pubblici. Introdotti in Italia nel 2008, definiscono i requisiti ambientali che le stazioni appaltanti devono includere nei bandi di gara per l’acquisto di beni, servizi e lavori.
Obiettivi e finalità
L’obiettivo principale dei CAM è quello di ridurre l’impatto ambientale delle attività della pubblica amministrazione, incentivando l’acquisto di prodotti e servizi a minor impatto ambientale. In questo modo, i CAM contribuiscono a:
- Promuovere l’economia circolare: incentivando il riutilizzo, il riciclo e il recupero dei materiali.
- Ridurre l’inquinamento: limitando l’emissione di sostanze nocive e l’utilizzo di risorse non rinnovabili.
- Favorire l’efficienza energetica: promuovendo l’utilizzo di fonti rinnovabili e la riduzione dei consumi.
- Proteggere la biodiversità: preservando gli ecosistemi e la fauna selvatica.
Ambito di applicazione
I CAM sono obbligatori per tutte le stazioni appaltanti che operano nel settore pubblico, inclusi gli enti locali, le aziende sanitarie e le università. Si applicano a diverse categorie di appalti, tra cui:
- Edilizia
- Arredo urbano
- Servizi di ristorazione
- Servizi di pulizia
- Acquisto di veicoli
- Illuminazione pubblica
Caratteristiche principali
I CAM sono definiti attraverso specifici decreti ministeriali, che stabiliscono i criteri ambientali da rispettare per ciascuna categoria di appalto. Questi criteri possono riguardare:
- L’utilizzo di materiali riciclati o a basso impatto ambientale.
- L’efficienza energetica dei prodotti e dei servizi.
- La riduzione delle emissioni inquinanti.
- La gestione dei rifiuti.
Quadro Normativo
L’introduzione e applicazione dei CAM sono radicate in un solido quadro normativo, che mira a ridurre l’impatto ambientale delle attività della pubblica amministrazione.
Riferimenti Normativi Principali:
- Legge 221/2015:
-
- Contiene disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali. 1
- Articolo 34 del D.Lgs. 50/2016 (Codice degli Appalti):
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- Questo articolo, e le sue successive modifiche, ha reso obbligatoria l’applicazione dei CAM in tutti i progetti di appalto pubblico. Esso stabilisce le misure volte a garantire il rispetto dei criteri di sostenibilità energetica e ambientale previsti dal Piano d’Azione Nazionale per il Green Public Procurement (PAN GPP).
- Articolo 57 del D. Lgs. 36/2023:
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- Conferma l’obbligatorietà dell’applicazione dei CAM nelle procedure di appalto pubblico.
- Decreti Ministeriali specifici:
- Esistono numerosi Decreti Ministeriali che definiscono i CAM per specifiche categorie di appalto. Per il settore delle costruzioni ad esempio:
- DM 23 giugno 2022: CAM per l’Edilizia.
- DM 7 febbraio 2023: CAM Arredo Urbano.
- Decreto 5 agosto 2024. CAM Infrastrutture stradali.
- Decreto 12 agosto 2024. CAM Servizi energetici ed EPC.
- Esistono numerosi Decreti Ministeriali che definiscono i CAM per specifiche categorie di appalto. Per il settore delle costruzioni ad esempio:
Importanza e impatto
L’applicazione dei CAM rappresenta un importante passo avanti verso una pubblica amministrazione più sostenibile.
Grazie a questi criteri, le stazioni appaltanti possono contribuire attivamente alla tutela dell’ambiente, promuovendo al contempo l’innovazione e la competitività delle imprese che offrono prodotti e servizi a minor impatto ambientale.
Per restare aggiornati sui CAM vigenti e per ulteriori informazioni, si può consultare il sito del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, sezione Green Public Procurement (GPP) – CAM vigenti | Green Public Procurement (GPP) – Criteri Ambientali Minimi.